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Ho provato...

 

Ho provato cosa vuol dire vivere per brevi lunghi attimi

con la vescica ai limiti della sua portata.

Una piccolezza in confronto a tanti poveri cristi

senza la benchè minima possibilità di reperire un catetere.

 

Ho provato cosa vuol dire vivere per trenta minuti

nel dolore e nella sofferenza.

Una goccia davanti a creature che, oggetto di abusi e malattie,

soffrono nel corpo e nello spirito per una vita intera.

 

Ho provato cosa vuol dire vivere per quattro ore

nell'immobilità completa delle gambe.

Un'inezia di fronte a persone forzate all'immobilità perenne,

i cui arti non rispondono alla volontà del cervello.

 

Ho provato cosa vuol dire vivere per tre giorni

nella mancanza di acqua e cibo.

Un soffio rispetto a popoli ridotti a mangiare quel che trovano,

a bere acque putride, a morire di fame.

 

Ho provato cosa vuol dire vivere per una settimana

nella noia e nell'inedia di un letto.

Una miseria paragonata a uomini che, per malattie o paralisi,

sono costretti a trascorrere la vita senza far niente.

 

Ho provato cosa vuol dire vivere, per un tempo pur limitato,

in così avvilenti condizioni.

Mi sono immedesimato e ho pregato per tutti coloro

che, senza via d'uscita, devono assolutamente convivere con esse.

 

LazzarAndrea 070805 

MENZIONE SPECIALE

CONCORSO

"DOTT. SAVERIO ADAMO"

2014

VALDERICE (TP) - GIBELLINA (TP)

AUTORE SEGNALATO

CONCORSO "NATALE INSIEME" 2007

CAMPALTO (VE)

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