Andrea Lazzara
Ho provato...
Ho provato cosa vuol dire vivere per brevi lunghi attimi
con la vescica ai limiti della sua portata.
Una piccolezza in confronto a tanti poveri cristi
senza la benchè minima possibilità di reperire un catetere.
Ho provato cosa vuol dire vivere per trenta minuti
nel dolore e nella sofferenza.
Una goccia davanti a creature che, oggetto di abusi e malattie,
soffrono nel corpo e nello spirito per una vita intera.
Ho provato cosa vuol dire vivere per quattro ore
nell'immobilità completa delle gambe.
Un'inezia di fronte a persone forzate all'immobilità perenne,
i cui arti non rispondono alla volontà del cervello.
Ho provato cosa vuol dire vivere per tre giorni
nella mancanza di acqua e cibo.
Un soffio rispetto a popoli ridotti a mangiare quel che trovano,
a bere acque putride, a morire di fame.
Ho provato cosa vuol dire vivere per una settimana
nella noia e nell'inedia di un letto.
Una miseria paragonata a uomini che, per malattie o paralisi,
sono costretti a trascorrere la vita senza far niente.
Ho provato cosa vuol dire vivere, per un tempo pur limitato,
in così avvilenti condizioni.
Mi sono immedesimato e ho pregato per tutti coloro
che, senza via d'uscita, devono assolutamente convivere con esse.
LazzarAndrea 070805
MENZIONE SPECIALE
CONCORSO
"DOTT. SAVERIO ADAMO"
2014
VALDERICE (TP) - GIBELLINA (TP)
AUTORE SEGNALATO
CONCORSO "NATALE INSIEME" 2007
CAMPALTO (VE)