Andrea Lazzara
Le poesie a memoria
A cosa serviva
imparare a memoria
lunghe e gravose poesie,
senza regolarmente
assimilarne il contenuto.
Eppure, per allenare la mente,
oltre a formule e proprietà
non mancavano le poesie.
Repliche infinite per assorbire
una riga alla volta,
due righe, una strofa,
e avanti così fino a digerire
l’intera poesia.
Ero ancora un ragazzo,
eppure con dei colossi come
Pascoli, Carducci, Leopardi
trascorrevo interi pomeriggi,
eran diventati fidi compagni.
E come se non bastasse,
oltre ai versi in latino,
seguivano gli epici carmi.
Me le ricordo ancora,
non saprei più recitarle
come facevo sui banchi di scuola
ma finalmente il loro messaggio
è arrivato a destinazione.
Oggi non si studiano più,
la mente vive in pantofole,
non sappiamo più scrivere,
ci affidiamo alle correzioni
d’una macchina intelligente
che pensante non è.
Niente è perduto,
siamo ancora in tanti
ad amare la poesia
e non sono io a dire che
la poesia salverà il mondo.
LazzarAndrea 080418