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Le poesie a memoria

 

A cosa serviva

imparare a memoria

lunghe e gravose poesie,

senza regolarmente

assimilarne il contenuto.

Eppure, per allenare la mente,

oltre a formule e proprietà

non mancavano le poesie.

Repliche infinite per assorbire

una riga alla volta,

due righe, una strofa,

e avanti così fino a digerire

l’intera poesia.

Ero ancora un ragazzo,

eppure con dei colossi come

Pascoli, Carducci, Leopardi

trascorrevo interi pomeriggi,

eran diventati fidi compagni.

E come se non bastasse,

oltre ai versi in latino,

seguivano gli epici carmi.

Me le ricordo ancora,

non saprei più recitarle

come facevo sui banchi di scuola

ma finalmente il loro messaggio

è arrivato a destinazione.

Oggi non si studiano più,

la mente vive in pantofole,

non sappiamo più scrivere,

ci affidiamo alle correzioni

d’una macchina intelligente

che pensante non è.

Niente è perduto,

siamo ancora in tanti

ad amare la poesia

e non sono io a dire che

la poesia salverà il mondo.

 

LazzarAndrea 080418

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SIMPOSIO

"AL TEMPIO DEI POETI"

2018

MARSALA (TP)

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