Andrea Lazzara
La mantide innamorata
Giunto ch'era il tempo
ormai di procreare,
un'ancor giovin mantide
volea farsi fecondare.
Per dare una progenie
alla specie sua diletta,
d'un maschio andava in cerca
e aveva tanta fretta.
Fu per la sua vil fama
già nota in tutto il mondo,
ch'ogni aspirante maschio
a lei girava in tondo.
Compagno non trovava
la mantide perplessa,
volle mutar la storia
sfidò persin se stessa.
Un che ne conobbe
promise con maestria:
Son religiosa, caro,
tua vita non è mia.
Le rese un gran servizio
il maschio ingalluzzito,
si era innamorata,
lo chiede per marito.
Ma lui ancor sconvolto
da tale situazione,
scelse la libertà
con vera commozione.
Alcuni mesi dopo,
fu al tempo degli amori
che la incontrò di nuovo
tra vampe e nuovi ardori.
Pur s'era religiosa,
senza scrupoli di sorta,
col nuovo accoppiamento
ne fece carne morta.
Perse così la vita
ma ottenne gran successo,
qual unico tra i maschi
che ebbe un altro amplesso.
LazzarAndrea 271106