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Andrea Lazzara
Il trono dell'eterna giovinezza
Al godermi in sogno
la quiete del lungarno,
parvemi udire
di noi giovani
le ridenti voci,
trasudanti,
qual flebile eco,
dalla fredde spallette,
un tempo trono
delle nostre speranze.
Incontrai tanti amici,
liberi e belli,
non distinsi i volti,
scrutai invano,
non mi ritrovai,
eppure stavo bene
in mezzo a loro.
Solo un attimo
e riconobbi tutti,
c'ero anch'io.
Mi ridestai
al frastuono d'oggi,
altre eran le facce,
erano altri i modi,
nessuno mai
regnerà su quel trono
pago di quel poco
che poteva offrire.
LazzarAndrea 221106
PREMIO SPECIALE COMUNE DI BORGETTO
Autore Finalista
Concorso "Città di Borgetto" 2013
Borgetto (PA)
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